Progetto 2021.
La lunga vita die miti nella produzione artistica.

I miti greci e le leggende di Roma delle origini possiedono un fascino che nasce dalla narrazione di vicende semplici, perciò immediatamente comprensibili, e nello stesso tempo cariche di significati. E questo vale per tutte le età: vale per la scoperta in età scolare e per il gusto della rilettura o del riascolto in età adulta con motivi di riflessione sempre nuovi.

La scelta del tema del progetto di quest‘anno, “La lunga vita dei miti nella produzione artistica” ha lo scopo di presentare nei primi tre incontri alcune testimonianze di arti figurative che già nel mondo antico hanno avuto come soggetto i miti greci, nei sette incontri successivi incontri alcune delle numerose opere che li hanno raffigurati e reinterpretati nella pittura e della scultura italiane, a partire dal Quattrocento fino alla contemporaneità.

Il repertorio a livello nazionale è sterminato (si pensi soltanto ai cicli ad affresco di Parmigianino, Giulio Romano o Dosso Dossi in territorio padano a inizio Cinquecento, al Camerino di Alabastro di Alfonso I d’Este a Ferrara, alla Roma seicentesca di Annibale Carracci e Gian Lorenzo Bernini, o all’ennesimo recupero del mito greco in età neoclassica), è consistente anche nel contesto della Regione Friuli Venezia-Giulia – dalle tele ed affreschi del Pordenone (XVI sec.) fino all’Icaro di Luigi De Paoli (XIX sec.). Le testimonianze del mondo classico, peraltro, non erano state affatto dimenticate in età medievale, anzi erano state accuratamente conservate e studiate, reinterpretate e rilette alla luce della dottrina cristiana.

In stretta relazione con questo aspetto si colloca la “cristianizzazione” della mitologia classica nella “Divina Commedia”. Nell’anno dell’anniversario di Dante quattro incontri saranno dedicati alla trattazione di questi temi, che saranno organizzati con la collaborazione della Società Dante Alighieri – Comitato di Pordenone.

Progetto 2020.
La lunga vita dei miti.

I miti greci e le leggende di Roma delle origini hanno costituito un patrimonio a cui la cultura occidentale ha attinto risorse determinanti nella sua costruzione. La letteratura, la filosofia, le arti dell’Occidente hanno mantenuto sempre aperto un canale di comunicazione con questo lascito. Le narrazioni ancora oggi affascinano, accendono l’immaginazione, le vicende pongono domande, sollecitano risposte.

I ragazzi ne restano incantati, gli adulti non sono insensibili, ricordando anche il piacere dell’ascolto e dello studio fatti a suo tempo. Nei nostri incontri di quest’anno intendiamo analizzarne le riprese e le reinterpretazioni nei libretti d’opera e nella musica a partire dal ‘700 fino alla contemporaneità (a titolo d’esempio le “rivisitazioni” delle vicende di Didone ed Enea, di Orfeo ed Euridice, di Medea, di Elena e di Arianna, di Edipo, rispettivamente nelle opere di Purcell, Gluck, Cherubini, Offenbach, Strauss, Stravinsky).

Un’altra serie di incontri sarà dedicata al mito di Aquileia per ricordare a seicento anni di distanza la data del 1420 che segna la fine del Patriarcato e il passaggio alla dominazione di Venezia. Aquileia, grande città dell’impero romano nel nord-est, è sede di importanti comunità cristiane, e, dagli inizi del IV° sec., centro di diffusione del Cristianesimo nelle aree circostanti e più lontane; a partire da V° sec., allo sfaldarsi dell’impero, perde ricchezza e importanza, ma conserva memoria della grandezza del periodo classico e soprattutto del fondamentale ruolo svolto come centro missionario del Cristianesimo; elabora sulla base di questo lascito un racconto che si prolunga per tutta l’età patriarcale.

La basilica e gli altri edifici religiosi saranno il simbolo vivente di un’autorità che affonda le radici in un grande passato, mentre nella realtà la città registrava una drastica diminuzione di abitanti, e le testimonianze della cultura classica cadevano in rovina o andavano a costituire materiale edificatorio per altre sedi. Ma il mito dell’opulenza del passato e del ruolo svolto nella predicazione del Cristianesimo costituì una forza propulsiva che permise ai patriarchi di Aquileia di giocare un ruolo importante nelle vicende politiche e religiose dell’Alto Medioevo ben oltre il nord-est.

Il nome di Aquileia continuò a perpetuarsi nei secoli successivi utilizzato in prospettive diverse, ma tutte in qualche modo legate a un racconto continuamente arricchito e ripreso anche in epoche a noi vicinissime.

Progetto 2019.
EROI, LEADER: dall’antichità classica al mondo contemporaneo.

Il tema del progetto prende lo spunto dalla rilevazione di un dato di fatto che sembra imporsi con grande forza nella realtà contemporanea, in particolare nella vita politica: la necessità che per realizzare un progetto o ad iniziative di lungo periodo si manifesti una persona che incarni, con la sua capacità di proposta, con la sua azione, con la sua parola, il messaggio che vuole comunicare; e la costatazione che i destinatari del messaggio si sentono convinti non solo dall’analisi razionale delle singole iniziative adottate, ma anche, e forse soprattutto, dal processo di identificazione in colui che le propone: insomma è particolarmente sentito il bisogno che un leader riconosciuto traduca nella pratica le proposte anche attraverso la sua capacità di persuasione, di fascinazione; e, per converso, la mancanza, o anche semplicemente la debolezza, di una guida credibile penalizza progetti di cui pur si riconosce la validità.

Ma a ben guardare quella che oggi pare una caratteristica peculiare dell’oggi, nell’analisi delle vicende storiche trova riscontri in analogie e similitudini nell’antichità pur in contesti sempre diversi.

La nostra associazione, che per le sue finalità indaga le problematiche del mondo classico e intende diffonderne la conoscenza, operando confronti tra il tempo lontano e l’oggi, dà l’occasione di sviluppare una riflessione articolata in un continuo rimando tra passato e presente.

Il tema del progetto prende lo spunto dalla rilevazione di un dato di fatto che sembra imporsi con grande forza nella realtà contemporanea, in particolare nella vita politica: la necessità che per realizzare un progetto o ad iniziative di lungo periodo si manifesti una persona che incarni, con la sua capacità di proposta, con la sua azione, con la sua parola, il messaggio che vuole comunicare; e la costatazione che i destinatari del messaggio si sentono convinti non solo dall’analisi razionale delle singole iniziative adottate, ma anche, e forse soprattutto, dal processo di identificazione in colui che le propone: insomma è particolarmente sentito il bisogno che un leader riconosciuto traduca nella pratica le proposte anche attraverso la sua capacità di persuasione, di fascinazione; e, per converso, la mancanza, o anche semplicemente la debolezza, di una guida credibile penalizza progetti di cui pur si riconosce la validità.

Ma a ben guardare quella che oggi pare una caratteristica peculiare dell’oggi, nell’analisi delle vicende storiche trova riscontri in analogie e similitudini nell’antichità pur in contesti sempre diversi.

La nostra associazione, che per le sue finalità indaga le problematiche del mondo classico e intende diffonderne la conoscenza, operando confronti tra il tempo lontano e l’oggi, dà l’occasione di sviluppare una riflessione articolata in un continuo rimando tra passato e presente.

Progetto 2018.
ODISSEE: migrazioni, esodi, esilii… dall’antichità classica al mondo contemporaneo.

Il corso si articola in 3 soluzioni:

A. un ciclo di conferenze serali per un pubblico indifferenziato, organizzato di due momenti dell’anno: una prima parte tra ottobre e dicembre e una seconda tra febbraio e marzo.

B1 e B2. 2 moduli rivolti alle scuole secondarie di secondo grado: una serie di conferenze – organizzate e richieste dalle scuole – rivolte agli studenti in orario antimeridiano e una serie di proiezioni sul tema organizzate col contributo di Cinemazero

Progetto 2017.
In viaggio con gli antichi.

Il progetto nasce dalla collaborazione con Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone: gli studenti di secondaria superiore si formano su alcuni aspetti caratterizzanti dell’antichità classica e li “raccontano” nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Nell’anno scolastico 2017-18 si è parlato di tragedia; quest’anno il tema è i miti di viaggio.